Melanie Joy
Un libro altamente significativo che potrebbe cambiare il modo in cui la società si pone sulla questione del mangiare gli animali. Contro l’ideologia del carnismo. Un processo alla cultura della carne e alla sua industria.
Molti di noi inorridiscono al solo pensiero che a tavola ci possano servire carne di cane o di gatto. Il sistema di credenze alla base delle nostre abitudini alimentari si fonda infatti su un paradosso: reagiamo ai diversi tipi di carne perché percepiamo diversamente gli animali da cui essa deriva. In modo inconsapevole abbiamo aderito al carnismo, l’ideologia violenta che ci permette di mangiare la carne solo "perché le cose stanno così".
Melanie Joy analizza le motivazioni psicologiche e culturali di questa "dittatura della consuetudine" e della sua pervasività; di come, attraverso la rimozione, la negazione e l’occultamento dell’eccidio di miliardi di animali, il sistema in cui siamo immersi mantiene obnubilate le coscienze, fino a persuaderci che mangiare carne più volte al giorno sia naturale, normale e quindi necessario.
Intervistando i vari protagonisti dell’industria della carne, esaminando le cifre dei suoi profitti e dei suoi disastri ambientali, mette in luce gli effetti collaterali sulle "altre" vittime: chi lavora negli allevamenti intensivi e nell’inferno dei mattatoi industriali di ogni latitudine; i consumatori sempre più esposti ai rischi di contaminazioni e insalubrità; l’ambiente stesso, e il nostro futuro sul pianeta.
"Il Mahatma Gandhi sosteneva che «la grandezza di una nazione può essere giudicata dal modo in cui vengono trattati i suoi animali». Non credo intendesse, tra parentesi, il modo in cui alcuni di essi vengono trattati. Non credo intendesse solo quelli che sono i nostri pet. Credo che Gandhi avrebbe amato Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche. Perché è un libro che può cambiare il tuo modo di pensare e di vivere. Ti guiderà nel cammino dalla negazione alla consapevolezza, dalla passività all’azione e dalla rassegnazione alla speranza."
John Robbins, scrittore nominato al premio Pulitzer
Molti di noi inorridiscono al solo pensiero che a tavola ci possano servire carne di cane o di gatto. Il sistema di credenze alla base delle nostre abitudini alimentari si fonda infatti su un paradosso: reagiamo ai diversi tipi di carne perché percepiamo diversamente gli animali da cui essa deriva. In modo inconsapevole abbiamo aderito al carnismo, l’ideologia violenta che ci permette di mangiare la carne solo "perché le cose stanno così".
Melanie Joy analizza le motivazioni psicologiche e culturali di questa "dittatura della consuetudine" e della sua pervasività; di come, attraverso la rimozione, la negazione e l’occultamento dell’eccidio di miliardi di animali, il sistema in cui siamo immersi mantiene obnubilate le coscienze, fino a persuaderci che mangiare carne più volte al giorno sia naturale, normale e quindi necessario.
Intervistando i vari protagonisti dell’industria della carne, esaminando le cifre dei suoi profitti e dei suoi disastri ambientali, mette in luce gli effetti collaterali sulle "altre" vittime: chi lavora negli allevamenti intensivi e nell’inferno dei mattatoi industriali di ogni latitudine; i consumatori sempre più esposti ai rischi di contaminazioni e insalubrità; l’ambiente stesso, e il nostro futuro sul pianeta.
"Il Mahatma Gandhi sosteneva che «la grandezza di una nazione può essere giudicata dal modo in cui vengono trattati i suoi animali». Non credo intendesse, tra parentesi, il modo in cui alcuni di essi vengono trattati. Non credo intendesse solo quelli che sono i nostri pet. Credo che Gandhi avrebbe amato Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche. Perché è un libro che può cambiare il tuo modo di pensare e di vivere. Ti guiderà nel cammino dalla negazione alla consapevolezza, dalla passività all’azione e dalla rassegnazione alla speranza."
John Robbins, scrittore nominato al premio Pulitzer
Melanie Joy Si è formata ad Harvard ed è psicologa e docente di psicologia e sociologia presso l’Università del Massachusetts (Boston), nonché apprezzata conferenziera. Autrice di una serie di articoli di psicologia, sulla difesa degli animali e la giustizia sociale, pubblicati su numerosi periodici e riviste, è la principale ricercatrice sul carnismo, l’ideologia che giustifica il mangiare la carne degli animali. È stata intervistata sul suo lavoro da riviste e radio, tra cui la BBC, NPR, PBS e l’ABC Australia. Tiene conferenze in giro per gli Stati Uniti e in tutto il mondo.
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