Nuovo Mondo - Errori, orrori e furori della colonizzazione delle Americhe


Prezzo € 13,00
Laris
Libro - Pagine 127
Formato: 15x21
Anno: 2012

Alessandro Martire

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"La mia gente Lakota Sioux ed i miei fratelli del Continente della Tartaruga (questo il nome con cui i popoli nativi designano l’entità geografica che noi conosciamo come Americhe) sono ‘gravemente malati’ e stanno per scomparire con tutta la loro storia e spiritualità, fatta di tradizioni secolari, saggezza ancestrale e ‘rimedi ecologici’ attualissimi”.
È il meccanismo infernale attraverso cui si è giunti, nel corso di cinquecento anni di “orrori, errori e furori”, a un simile stato di cose, quello che Alessandro Martire intende portare a conoscenza del pubblico dei lettori con questo suo nuovo libro. E lo fa risalendo il corso della storia a partire nientemeno che dalla vita e dall’opera di un suo diretto antenato vissuto nel XV secolo, Pietro Martire di Anghiera.
Fin dagli inizi della cosiddetta “scoperta dell’America” infatti, i governi europei, sotto l’egida della cristianità, hanno da sempre cercato di incoraggiare e spingere i nativi ad abbandonare il loro ancestrale modello di vita culturale, sociale e politico, in favore del nuovo “superiore” modello dell’uomo bianco, determinando così con le loro leggi, ma anche troppo spesso con la pura forza bruta, il tragico destino di oltre 500 Nazioni native e la scomparsa di oltre 70 milioni di abitanti originari del Continente della Tartaruga.
Un genocidio questo che non ha forse paragoni nella storia, dal momento che come scrive il Dott. Brunetto Chiarelli dell’Università di Firenze nella sua prefazione al libro: “per una popolazione mondiale di circa 450 milioni di persone, sterminarne 70 milioni in 80 anni, è come sterminarne oggi, nel volgere della vita di un uomo, più di un miliardo”.

Alessandro Martire - Oyatenakicijipi - vive e lavora a Firenze. Nel 1978, dopo aver conseguito la maturità si reca negli Stati Uniti, dove consegue la laurea in giurisprudenza e svolge un master Europeo in antropologia e biologia Umana. Già attratto fortemente dalla cultura delle popolazioni aborigene del Nord America, nel 1982 visita alcune riserve del Sud Dakota, fra le quali Pine Ridge e Rosebud. Instaura così e mantiene rapporti di fraterna amicizia con alcuni membri tribali, e viene accettato a far parte di alcuni riti sacri Lakota. Negli anni seguenti lavora negli Stati Uniti e nel 1994 il Governo Tribale di Rosebud gli chiede di instaurare in Italia rapporti internazionali sotto il profilo politico, sociale, culturale e scientifico, delegandolo a tale compito in maniera ufficiale con risoluzioni del medesimo Governo Tribale Lakota Sicangu di Rosebud.



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